italiano | english
Dal 29 aprile 2008 al 18 ottobre 2009
La mostra presenta le ceramiche decorative che Galileo Chini realizzò 
	presso le Fornaci San Lorenzo per le Terme Berzieri di Salsomaggiore. 
	Influenzato dalla sua lunga permanenza in Oriente dal 1911 al 1914, Chini 
	declinò le suggestioni esotiche di questa sua significativa esperienza 
	artistica attraverso un linguaggio di matrice déco, sensibile ai modelli 
	espressivi di gusto secessionista, che raggiunse il suo apice proprio in 
	occasione degli apparati decorativi eseguiti per le Terme Berzieri di 
	Salsomaggiore.
	
	La mostra documenta inoltre la collaborazione tra Chini e l’architetto 
	fiorentino Ugo Giusti, progettista insieme a Giulio Bernardini, dello 
	stabilimento termale, realizzato tra il 1912 e il 1923. Il loro sodalizio si 
	era già manifestato in occasione dell’allestimento del padiglione toscano 
	all’Esposizione etnografica di Roma del 1911. La straordinaria qualità dei 
	decori delle Terme Berzieri, frutto di un’evoluzione stilistica già 
	impostata da Chini nei numerosi elementi in grès prodotti per l’ampliamento 
	delle Terme Tamerici a Montecatini, realizzato nel 1910 su progetto 
	dell’architetto Bernardini, è stata oggetto negli ultimi anni di una serie 
	di specifici studi che hanno contribuito alla tutela e valorizzazione dei 
	reperti oggi in mostra, recentemente sottoposti a vincolo dalla 
	Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico e etnoantropologico di 
	Parma e Piacenza.
	
	Creando un collegamento con la collezione permanente della Wolfsoniana, dove 
	sono esposti due portafiori in maiolica di Chini, espressamente eseguiti per 
	le Terme Berzieri, sono presentati anche materiali, non solo documentari, 
	conservati presso l’Archivio Chini di Lido di Camaiore e da altri eredi 
	dell’artista, una veduta prospettica acquerellata della prima versione del 
	progetto Berzieri e alcuni manifesti pubblicitari, tra cui quello dello 
	stesso Chini del 1923. 
	
	La mostra, a cura di Silvia Barisione, Maurizia Bonatti Bacchini, Matteo 
	Fochessati e Gianni Franzone e ideata da Maurizia Bonatti Bacchini, è 
	realizzata dalla Wolfsoniana - Fondazione Regionale per la Cultura e lo 
	Spettacolo in collaborazione con il Comune di Salsomaggiore Terme e Terme di 
	Salsomaggiore e di Tabiano SpA.
	
Galileo Chini (Firenze 1873 - 1956), pittore, ceramista, 
	illustratore, scenografo e costumista. Influenzato dalle teorie del 
	movimento inglese delle Arts and Crafts, Chini supera la distinzione tra 
	arti minori e arti maggiori e nel 1896 fonda la manifattura “L’Arte della 
	Ceramica”, abbandonata nel 1904 per aprire nel 1906 assieme al cugino Chino 
	Chini le “Fornaci San Lorenzo”. Grande innovatore nel campo della ceramica, 
	aderisce precocemente al gusto Art Nouveau, presentando con successo la sua 
	produzione nelle maggiori esposizioni internazionali. 
	Come pittore partecipa regolarmente alle Biennali veneziane dal 1901 al 
	1936: nel 1907 per la sala L’Arte del Sogno dipinge i pannelli decorativi 
	ammirati dal re dei Siam che tre anni più tardi lo chiama ad affrescare il 
	palazzo reale a Bangkok.
	Oltre ai numerosi interventi decorativi realizzati per le grandi esposizioni 
	internazionali (Milano 1906, Bruxelles 1910, Roma 1911, Parigi 1925), si 
	ricordano, tra gli altri, quelli per la Cassa di Risparmio di Pistoia del 
	1904, per lo Stabilimento Terme Tamerici a Montecatini del 1910, per il Gran 
	Caffè Margherita e il Grand Hotel Excelsior a Viareggio del 1922, per il 
	cinema Centrale e il tabarin Florida a Sanremo del 1925. 
	A Salsomaggiore, dopo il successo delle Terme Berzieri, decora nel 1925 il 
	salone moresco, la taverna rossa e la sala delle cariatidi nel Grand Hotel 
	des Thermes, attualmente Palazzo dei Congressi.
	